RifLeggendo

L'autore racconta cosa c'è nel suo cuore e nella sua memoria, l'editore vende il racconto nel modo che gli sembra più adatto a quella storia o a quel pubblico, il lettore percepisce la storia secondo ciò che ha nel cuore e nella memoria. A volte lettore - editore - autore si incontrano per parlare del libro che non appartiene più a nessuno ma ha una vita sua. Mille riflessioni possono nascere dalla stessa lettura, uguali e contrastanti per questo le chiamo RifLetture che sono altro dalle recensioni. Chi recensisce giudica, io non sono all'altezza di giudicare ma sicuramente posso riflettere nelle letture: RifLeggendo condivido qui.

martedì 22 luglio 2014

La donna di Gilles di Madeleine Bourdouxhe

Mentre ero in montagna ho riletto un vecchio libro ... un vecchio libro? eh sì, un vecchio libro me lo ha regalato mia cognata nel 2004, ma no nel 2005 che dici? Questa casa editrice lo ha pubblicato nel 2005 ... vado a vedere per essere sicura e guardando bene che è vero, questa casa editrice lo ha pubblicato nel 2005 ma il libro è stato scritto e pubblicato la prima volta a Parigi nel 1937.

Ho sgranato gli occhi nel mio viso tondo e stanco e anche gli occhi della mia mente: come? Così attuale? scritto così tanto tempo fa? E la donna ancora soffre le stesse sensazioni? Ma cosa abbiamo fatto tutti questi anni?

Mi sono soffermata anche sul fatto che questo libro presenta due caratteristiche opposte ma abbastanza peculiari della femminilità. Che strano aggettivo: femminilità! Ognuno di noi in fondo ha un'idea particolare della femminilità (per fortuna). femminile è la mamma che rinuncia a se stessa per i propri figli, la donna che ama troppo il suo uomo e gode di far piacere a lui (godimento emotivo), la donna che non si accontenta del godimento emotivo e vuole l'esaltazione emotiva e il godimento fisico ... oppure femminilità è come la donna si veste, come mette la sua gambetta quando sfoggia la posa fotografia o ancora la femminilità sta nel desiderio sessuale che una donna ha o che suscita ... che cos'è la femminilità?

Una cittadina della Francia operaia, Élisa e suo marito Gilles (naturalmente operaio) sono felicemente sposati con due figlie. Élise è di nuovo incinta. Lui si innamora perdutamente di Victorine. La donna scoperto il tradimento soffre in silenzio (scoprirete in qualche modo che si tratta di un doppio tradimento) sperando in un ripensamento di lui.
Non lo giudica, non lo condanna, non lo caccia, non chiede spiegazioni, non ... aspetta un segno di lui ... fino a ....!
L'altra si gode la vita e più è intricante e più le piace.
in fondo sono due donne cresciute nello stesso quartiere, nella stessa casa, sono ...
Di seguito qualche citazione per farvi entrare nel vivo (emotivo) del libro:

Lei lo aspetta, gli occhi pesanti per l'insonnia; quando lui non c'è, dorme male. Si lascia prendere, docile e tenera, affascinata da quella gioia che  illumina il viso chino su di lei, e allorché Gilles, impaziente di soddisfare il suo innato orgoglio di maschio, le chiede goffamente se ha avuto la sua parte di piacere, risponde di sì in piena buona fede, giacché non concepisce per sé altra gioia che quella di averne procurata a Gilles.

Ma la puttanella alzò la testa: era di quelle che capiscono al volo e non si lasciano sfuggire l'occasione. // Ci sono donne in cui è il cuore a svilupparsi in maniera esagerata. Per Victorine, a dominare su tutto era il sesso. Era nata in quel modo, non poteva farci niente, povera figliola. Ciò non toglie però che è una vergogna essere così.
Ma davvero c'è un modo giusto di essere se stessi? Di essere femminile?  Alcuni dicono "la tua libertà finisce dove inizia la mia" altri dicono "la mia libertà finisce dove inizia la tua" ma cosa è la libertà? E soprattutto cos'è la libertà per una donna? Cosa vuol dire "io sono così?". Femminilità e libertà sono forse quasi due sinonimi?

"Ma no sono io ... tutto mi sembra strano ...è per via del mio stato. Ma ero così per le gemelle? Bam! Un altro calcetto ...in mezzo alla pancia di sua madre ... Sarà un tipo forzuto, questo qui ... Sì, semmai sono io ... Be', andiamo avanti ... ".
Benché molti scrittori tradizionalisti non amino i ... (puntini di sospensione) io credo che rendano bene l'idea di una mente stanca e confusa che passa da un pensiero all'altro, dalla realtà alla fantasia e ci danno uno spazio dove incanalare la nostra emozione di fronte alla lettura, l'azione catartica di quel momento di lettura, di quel brano, di quella frase, di quella singola frase. In ogni caso sempre usati con moderazione. A parte questo mi chiedo, quante donne pensano che sia colpa loro? Tante! Eppure, io credo, una donna quando si sente amata si deve sentire bene. Sarà anche colpa del tipo di cultura e del tipo di insegnamento che è passato? Forse sì, per questo leggere aiuta a migliorare la nostra percezione del benessere e di molto altro.
Poi ... la solitudine:
Infatti Èlisa, interrompendo la sfilata delle immagini, pensò tra sé: "Da alcune settimane c'è qualcosa tra Gilles e Victorine ... Forse è già troppo tardi per impedire il peggio ...". // No, Èlisa, questa volta soffrirai da sola. Per la prima volta non puoi fare appello all'amore di Gilles, ti devi difendere come se fossi sola al mondo.
La solitudine, tipica di chi subisce, di chi soffre, di chi fa paura agli altri. Pensiamoci a questa solitudine ... il libro è stato scritto e pubblicato la prima volta a Parigi nel 1937 ... ancora oggi ci sono donne sole, che soffrono e pensano sia colpa loro. Direi che è ora di cambiare la tendenza.
Fece come se niente le gravasse nel cuore, fuorché quella gioia dolorosa ed estenuante che ogni amore comporta. // E adesso? Gilles si è girato dall'altra parte e dorme profondamente. Èlisa, con un sapore di cenere in gola, guarda l'eterna finestra verdeazzurra e il chiarore giallastro che il lume notturno diffonde sulle cose. Domani ci sarà ancora da soffrire ...

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