RifLeggendo

L'autore racconta cosa c'è nel suo cuore e nella sua memoria, l'editore vende il racconto nel modo che gli sembra più adatto a quella storia o a quel pubblico, il lettore percepisce la storia secondo ciò che ha nel cuore e nella memoria. A volte lettore - editore - autore si incontrano per parlare del libro che non appartiene più a nessuno ma ha una vita sua. Mille riflessioni possono nascere dalla stessa lettura, uguali e contrastanti per questo le chiamo RifLetture che sono altro dalle recensioni. Chi recensisce giudica, io non sono all'altezza di giudicare ma sicuramente posso riflettere nelle letture: RifLeggendo condivido qui.

venerdì 14 febbraio 2014

san Valentino ma che festeggiamo?

A San Valentino io personalmente festeggio il compleanno di mia madre per la quale riporto ancora una volta quanto scritto lo scorso anno: auguri nonna Mirella.

Ho scoperto che san Valentino non è una festa che ci arriva dal mondo commerciale (come io, polemica, prolissa, malfidata e ignorante pensavo e giudicavo) anche se poi, lo è diventata.
Non ho avuto modo di leggere testi specifici ma solo notizie qua e là che condivido con voi quindi, se qualcuno mi vuole correggere, ne sarò ben felice.
Sembra che il 14 febbraio del 270 d.C. (alcuni scrivono 273) sia morto il santo e martire cristiano Valentino da Terni (allora Interamna) per ordine del prefetto romano Placido Furio durante la persecuzione dei cristiani voluta dall'imperatore Aureliano. Si narra che il 15 febbraio nella Roma pagana ci fosse una festa di nome Lupercalia e che nel 496 papa Gelasio I, allo scopo di cristianizzare suddetta festività romano-pagana, dedicò il 14 febbraio a san Valentino.
Che cos'è la festa della Lupercalia? Fin dal quarto secolo a.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna  e opportunamente mescolati.
Un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo si ricominciava nuovamente, con altre coppie. Per mettere nel dimenticatoio collettivo questa festa, decisero che la figura del santo martoriato per amore due secoli prima, potesse ben rappresentare una festa da contrapporre alla suddetta Lupercalia. La anticiparono di un giorno (penso e dico io) per far nascere un sentimento personale e sociale che mal si accoppia allo stato d'animo della Lupercalia e quindi portasse la massa a dimenticare la festa pagana.
Perché proprio Valentino? Chi era?
Vi sono molte leggende che riguardano la vita e i miracoli del santo. Secondo alcune, divenne noto come il Santo protettore degli innamorati per aver celebrato il matrimonio tra il legionario romano Sabino e la giovane cristiana Seropia che fu causa appunto del suo martirio.
Secondo un’altra leggenda un giorno San Valentino sentendo due fidanzati litigare andò loro incontro porgendo una rosa rossa. Questo gesto ebbe il magico potere di riconciliare i due innamorati.
Una terza leggenda racconta, invece, che durante la prigionia Valentino restituì la vista alla figlia cieca del guardiano Asterius, di cui si era innamorato. Un gesto d'amore e il prezzo che dovette pagare per ottenere il miracolo (amando).
Sembra che Claudio II usò mille stratagemmi per convertire san Valentino, il quale non cadde mai in tentazione. Solo alla fine, in carcere, con la figlia del guardiano, in qualche modo, ruppe l'incantesimo ... ma si dice e si narra che sia una leggenda, il prezzo da pagare per restituire la vista alla sua amata.
Tante sono le leggende e le storie legate a questo personaggio ma questo è solo un assaggino curioso per dare un senso diverso a questa festa. Non ho avuto modo di fare una vera ricerca ma mi sembrava divertente e lo condivido. 

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