RifLeggendo

L'autore racconta cosa c'è nel suo cuore e nella sua memoria, l'editore vende il racconto nel modo che gli sembra più adatto a quella storia o a quel pubblico, il lettore percepisce la storia secondo ciò che ha nel cuore e nella memoria. A volte lettore - editore - autore si incontrano per parlare del libro che non appartiene più a nessuno ma ha una vita sua. Mille riflessioni possono nascere dalla stessa lettura, uguali e contrastanti per questo le chiamo RifLetture che sono altro dalle recensioni. Chi recensisce giudica, io non sono all'altezza di giudicare ma sicuramente posso riflettere nelle letture: RifLeggendo condivido qui.

martedì 8 ottobre 2013

Enneatipo n. 1 - Il perfezionista (George Bernard Shaw, "Pygmalion")

Il perfezionista, mamma mia, solo la parola fa venire i brividi. Cominciamo così questo viaggio, con colui che ha bisogno di perfezione e per questo sembra sempre rabbioso. In parole semplici, molto semplici (ma ricordate che non è così semplice avvicinarsi all'enneagramma) vediamo insieme chi è questo tipetto che aspira a perfezionare il mondo. Cosa fa? È di solito, contrariamente a quanto si possa pensare, una persona sempre ben educata e benevola, pronta a notare l'altrui peccato critica continuamente il prossimo e il sistema, rimane un po' superficiale nelle relazioni amorosi o amicali (sia mai che commetta degli errori). È perennemente arrabbiato ma sempre educato, talmente educato che passa la rabbia ma non si vede e ci si chiede? È arrabbiato o no? Sento che è arrabbiato ma non capisco ... è così educato, composto, socievole, benevolo ... Vi ricordate il Grillo Parlante di Pinocchio? Ebbene sì è proprio lui. Ma vi voglio tirare su di morale, anche Dante Alighieri sembra appartenere a questa categoria, ha scritto addirittura un'opera d'arte per risistemare il mondo e tutti i suoi abitanti come si converrebbe!! È arrabbiato, infatti, ma non è cosa buona essere arrabbiati e il perfetto perfezionista non può comportarsi diversamente da come si conviene (ma chi l'ha dettooooo? cantava Edoardo Bennato) ... si conviene secondo quali criteri non si sa ma probabilmente si dà per scontato che esiste un codice di comportamento deontologico per "la persona" (ma dove sta scrittoooooooooo? Continuava il buon Edoardo Bennato - Bo!). E così questa inespressa e insoddisfatta rabbia si sente ribollire dentro uno stomaco che fa da pentolone e che alla fine potrebbe terminare in ulcera, o semplice mal di stomaco!
Non dimentichiamo che l'enneagramma naviga nel paradosso. Infatti, laddove esiste una passione (così chiamiamo ciò che spinge la persona ad essere ciò che è e ad intraprendere quel cammino) esiste anche un tabù che, normalmente, è la passione stessa. Mamma mia che guaio e come facciamo con la nostra consapevolezza? Brutta faccenda, alquanto complicata! Ma cosa ho detto? In parole povere ho detto che la persona soggetta a quella specifica passione (ad esempio la rabbia) ha un tabù che è proprio la sua passione (cioè la rabbia stessa) e quindi fa di tutto per nasconderla, cercherà assolutamente di non manifestarla in nessun caso. Se ascoltiamo senza fare rumore queste persone segnate da una rabbia sempre presente ma mai esplicitata, ci accorgiamo che la rabbia si fa sentire in modo cupo, sordo ... oserei dire come il bollire di una pentola di fagioli con le cotiche, un borbottio burbero. Normalmente, almeno nel nostro secolo, ritroviamo queste persone tra gli uomini di giustizia o i politici ... o tra coloro che hanno sempre da ridire ... sugli altri. Vi ricordate i sette nani? Chi potrebbe essere un perfezionista fra loro?
Uno di questi personaggi è Mr Higgins, il benefattore della povera fioraia in pigmalione (scusate ma G.B.Shaw è stato l'uomo della mia tesi di laurea e l'ho davvero amato). Se non avete voglia di leggere il libro in lingua (peccato perché è difficile rendere la finezza di G.B.Shaw nelle varie traduzioni), potete leggerlo in italiano o addirittura guardare il film tratto dal suo libro. Mr Higgins è davvero una caratterizzazione perfetta di questo enneatipo. Professore di fonetica che deve sempre dimostrare come dovrebbe, come potrebbe ... Scommette con il suo amico, il colonnello Pickering di riuscire a trasformare la fioraia popolana (Eliza Doolittle) in una raffinata donna dell'alta borghesia inglese semplicemente insegnandole l'etichetta e un uso del giusto accento. Il professore ha ragione la popolana con la conoscenza cambia ma ... il professore ha dimenticato di pianificare l'emotività che cambia, che entra in gioco e che influisce e interferisce ... ma forse non si può pianificare? Andate a leggere/vedere cosa combina, è davvero divertente oltre che istruttivo.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie di aver lasciato un commento al nostro blog

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.