RifLeggendo

L'autore racconta cosa c'è nel suo cuore e nella sua memoria, l'editore vende il racconto nel modo che gli sembra più adatto a quella storia o a quel pubblico, il lettore percepisce la storia secondo ciò che ha nel cuore e nella memoria. A volte lettore - editore - autore si incontrano per parlare del libro che non appartiene più a nessuno ma ha una vita sua. Mille riflessioni possono nascere dalla stessa lettura, uguali e contrastanti per questo le chiamo RifLetture che sono altro dalle recensioni. Chi recensisce giudica, io non sono all'altezza di giudicare ma sicuramente posso riflettere nelle letture: RifLeggendo condivido qui.

domenica 1 febbraio 2015

La gallina che sognava di volare di Sun-Mi Hwang e Bompiani

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Eccoci giuntio alla fine dell'avventura de La Gallina che sognava di volare, una fiaba allegorica sulla vita e sulla morte, sull'amore e sull'odio, sul bene e sul male, sul reale e sul fantastico, per me una fiaba allegorica sulla genitorialità e vi spiego perché.
Ricordatevi che se la vicenda la volete leggere tutta la data in cima è quella più recente, la data in basso è quella del primo incontro con il libro.

4 febbraio 2015
Non ho resistito e ho divorato la fine del romanzo? No, della fiaba? No, della favola? meglio, molto meglio. Favola illustrata? si, c'è anche questo. Favola illustrata allegorica? Si, mi piace sempre di più. Ma una favola è per bambini? Questa favola è per bambini di che età? No, una favola non è per bambini ma è per tutti e ognuno nella buona favola coglie ciò di cui ha bisogno in quel momento, a seconda delle sue conoscenze e delle sue esperienze di vita. Nelle favole chiunque può trovare spunti per trovare la giusta dose di fantasia e creatività e ispirazione per alzarsi e andare avanti senza vedere la fine.

Dunque una favola sull'amore e sulla diversità. Una favola sui mille ostacoli da affrontare per coronare un sogno, un unico sogno ed essere felici un momento. Una favola sull'amicizia, sul rispetto e sulle regole condivise. Una favola su ... ma se non fosse una favola con morale ma semplicemente una fiaba che racconta di qualcosa? Una fiaba dove gli animali si umanizzano scambiando sentimenti e parole tra loro. Una fiaba dura e dolce che parla di maternità, paternità, genitorialità e amore. Per me, in questo momento della mia vita, è una fiaba per tutti dai 3 ai 150 anni. Una fiaba allegorica che racconta, descrive nei minimi dettagli mettendo in risalto l'amore ma senza nascondere emozioni più cupe quali l'odio, la paura, la vendetta. Una fiaba che evidenzia l'amore di una madre e di un padre per il proprio figlio, fosse anche adottato.
Io sono madre, ho un figlio di 3 anni che ha delle difficoltà da superare da quando ha 20 giorni e sono fiera quando vede che conduce una vita normale, che si sente forte e allegro, che è felice di andare a scuola e non ha paura delle sfide lanciate dai compagni. Una figlia di 5 anni che oltre al trambusto dell'arrivo di un fratello si è ritrovata una madre preoccupata e stanca, un fratello da accudire in modo speciale, una scuola abbastanza dura da affrontare, amicizie e parenti che si sono allontanati e sono fiera quando la vedo ridere nonostante tutto, mi si scarica il cervello quando la vedo piangere per stupidaggini. Due figli che mettono a dura prova la mia resistenza fisica, che mi chiedono di stare sveglia quando mi si chiudono le palpebre, che mi chiedono di rinunciare ad altro per stare con loro, per aiutarli, per sostenerli ... una testa stanca la mia ma sempre guardinga, soprattutto contro donnole affamate e arriviste che non sanno più amare e scopriranno tardi cosa vuol dire amare i propri figli.
La realtà è che i figli crescono presto e il tempo non si ferma mai, loro presto voleranno via e a quel punto mancano a ogni genitore, che sia per amore o che sia per egoismo (sono forse sinonimi?), mancheranno a ogni genitore e per quanto dura è la lotta per la crescita del proprio figlio, per quanto dolorosi i momenti di ribellione e l'allontanamento ... è un'esperienza che in qualche modo da senso alla tua vita.

Vi lascio qualche battuta per farvi capire cosa intendo.
Leggendo assaggiate la scorrevolezza della lingua e del testo.
Una traduzione davvero degna di nota, vorrei anche io essere così brava.
Non ti accorgi che la fiaba è originariamente scritta in una lingua e all'interno di una cultura, molto lontane da noi:
[...]
"Dormi bene," gli sussurrò Gemma quando lo vide accoccolarsi.
La neve si accumulò e ostruì per l'ennesima volta l'ingresso della tana, che si scaldò in fretta. Colloverde si mise a ronfare, ma Gemma non riusciva a dormire: era giunto il momento di liberarlo dalla corda. Per tutta la notte beccò e ribeccò, finché al mattino si ritrovò stordita, con il becco così dolorante che non riusciva nemmeno ad aprirlo. Ma la corda era sfilacciata: poteva rompersi facilmente. Quando Colloverde si svegliò, gli si riempirono gli occhi di lacrime alla vista della corda logora. Ne prese un capo col becco, Gemma prese l'altro. Tirarono tutti e due, e quella finalmente si spezzò.  [...] Esausta e dolorante, Gemma si rannicchiò.
[...]

3 febbraio 2015
È arrivato il libro dalla Bompiani. Appena finisco di leggerlo vi dico cosa ha lasciato nel mio cuore, nella mia mente, nel mio stomaco. Grazie Bompiani.

28 gennaio 2015
È la prima volta che mi capita. Sono arrivata a pagina 112 del libro e si interrompe nel bel mezzo di una frase per ricominciare dal primo capitolo. L'ho letto e riletto cercando di capire se magari non sono in grado di capire il senso della storia ma proprio non ci azzecca nulla.
In ogni caso ho scritto alla Bompiani, ci sarà stato un errore di impaginazione e sono sicura risolveranno la questione senza lasciarmi priva di un finale tanto emozionante.
intanto vi lascio un pezzetto del libro. Un pezzetto che fa ben vedere quanto i genitori amano, quale è il prezzo da pagare per allevare un figlio, e fa anche vedere quanto è difficile capirsi ma ... a leggerlo tutto ... ci si accorge che ci si ama lo stesso, basta avere fiducia
Una notte Ramingo si agitò per tutto il tempo. Non chiuse occhio. Correva in giro come se lo stessero inseguendo. Era più chiassoso che mai. Gemma, tenuta sveglia dal baccano, decise di scambiare due parole con lui. Ramingo era un caro amico, ma stava proprio esagerando. Soltanto al mattino, quando il germano andò al laghetto Gemma riuscì ad addormentarsi. E poco dopo lui le portò un pesce. Gemma aprì a fatica gli occhi gonfi di sonno e scrollò la testa. "Ti prego, basta. Vorrei che non facessi tutto quel rumore di notte."
Aspettiamo di sapere cosa ci dice Bompiani per il libro tramortito.

notare la foto a specchio
Bompiani mi ha detto che mi manderà il nuovo libro ... spetto fiduciosa, in fondo è sempre stata una casa editrice seria.

24 gennaio 2015
Perché io vivo nella stia e quella gallina è lì fuori sull'aia? Non sapeva che il gallo e la gallina erano polli coreani di allevamento biologico. E non sapeva nemmeno che l'uovo che deponeva lei non si sarebbe mai schiuso, per quanto a lungo lei potesse covarlo. Se l'avesse saputo, forse non avrebbe neppure cominciato a sognare di vederne dischiudere uno.
Hai capito queste galline che riflessioni importanti? Un po' come gli umani: uno ha la sua vita, a volte si ritira e dalla finestra in segreto spia il mondo e vede che c'è altro e lo vuole. Come il desiderio di altro si insinua nel cuore allora ... bisogni primordiali tornano a galla. Passeggiare accanto al gallo e covare il proprio uovo! E poi si diventa invidiosi, di cosa? di una pollastra da allevamento biologico .... a saperlo, ma si diventa invidiosi e l'invidia cresce, cresce, cresce ... e poi, ci si dimentica e si rimane con questo enorme, frustrante senso di invidia.
Ma l'invidia viene presto sostituita dallo stordimento, dalla confusione, dalla paura ... azioni veloci e semplici a raccontarci di questa gallina che sognava solo di poter covare il suo uovo, veder nascere il suo pulcino e poterlo amare, almeno una volta nella vita.
Cosa sono questi bisogni primordiali che vengono fuori? Questi desideri quasi naturali di ... vivere liberi! Che vuol dire vivere liberi? Avere ciò che non si ha? O desiderare di covare il proprio uovo e poterlo amare? Vediamo se Gemma ci aiuterà a comprendere cosa vuol dire vivere liberi ... Io intanto finalmente oggi mi sono seduta fronte mare e sole a leggere, beata, entrando nel mondo di Gemma e per fortuna non ho fatto l'uovo!
Chissà se qualcuno si sta chiedendo a quale autore/autrice può venire in mente di raccontare della libertà attraverso la storia di una gallina?



20 gennaio 2015
Ciao a tutti e scusate la lunga assenza causata da una febbre familiare collettiva prolungata, torno leggendo un libro nuovo rispetto al Canto di Natale di Dickens. Un libro che parla della storia di una gallina.
Una gallina prigioniera di una stia e tormentata da un sogno impossibile: poter covare un uovo e vederlo dischiudere. Eccola qua, intanto vi presento Gemma e mi chiedo quanti di voi abbiano già letto questo libro ... curioso vero?






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